Incredibile al Tomei. Il Sora perde dopo tre anni la sua imbattibilità casalinga e cade proprio nella sua partita più importante. I pescatori Ostia con una gara accorta ed attenta, senza mai strafare e con un solo tiro verso la rete difesa da Di Girolamo porta a casa una preziosissima vittoria che le permetterà nella seconda gara di gestire al meglio la partita. Il Sora, pur non creando tantissime azioni da rete, deve recitare il mea culpa per non aver concretizzato almeno due nitide palle gol capitate nei primi venti minuti e può imprecare anche alla sfortuna avendo colpito un clamoroso incrocio dei pali su punizione di Maltesi. Insomma questa gara rispetta praticamente tutto quello che è successo nell'arco del campionato. Sora voglioso, incapace a volte di concretizzare le sue occasioni da rete e anche sfortunato. La gara iniziava con il Sora a spron battuto in avanti e sospito dal tifo dei quasi 2.000 spettatori presenti. Per l'occasione era stato riaperto anche il settore distinti dove aveva preso posto il tifo organizzato. Bella anche la coreografia iniziale con un enorme striscione a coprire la parte centrale dei disitinti. Prima venti minuti tutti di marca sorana con due incredibili azioni da gol. Prima Laviola a tu per tu con il portiere spreca malamente (ma forse su di lui era stato commesso fallo da rigore) e poi Di Battista calciava a lato un pallone che poteva essere messo comodamente in rete. Sembrava che il Sora dovesse passare da un momento all'altro ed invece ecco la doccia fredda di Pace che porta gli ospiti in vantaggio al 25°. Spenta la reazione dei bianconeri che non riescono a reagire nel giusto modo. I pescatori pensano a difendersi e lo fanno benissimo chiudendo tutti gli spazi agli avanti sorani. Nella ripresa il Sora gioca la carta Luiso ma senza esito. Sul finire la clamorosa traversa di Maltesi. Ora la strada si fa in salita ma il Sora può recuperare per la gara di ritorno tutta la rosa e specialmente gli età di lega Corsetti e Pentagallo. Un gol bisognava comunque segnarlo fuori casa e a questo punto si dovrà gioco forza tentare il colpaccio esterno. Cosa a nostro parere possibilissima. Noi a Ostia ci saremo. Per crederci fino alla fine.
